sabato 22 maggio 2010

IL RICICLO CONQUISTA I DESIGNER

Quando si tratta di design, non si butta via niente. Tappi di plastica, monitor di vecchie tv, calze rotte possono sempre tornare utili. Oltre ad essere eco-friendly, la moda del riciclo coinvolge artisti di fama, grandi marchi dell'arredo e artigiani improvvisati. La settimana del mobile, appena terminta, ce ne ha mostrate di tutti i colori: mobili, lampade e abiti realizzati con materiali di scarto impazzano negli showroom milanesi. Dalla sedia Navy di Emeco realizzata con 111 bottigliette di Coca Cola esposta al Salone, fino alle lampade con forme di animali dell'eclettico designer Simone D'Auria in Triennale Bovisa, alimentate da pannelli solari e realizzate grazie al recupero di rifiuti industriali metallici.
Gli stand del Milano green festival (in Galleria Venti Correnti) sono stati allestiti utilizzando il pavimento Re-Media, realizzato riciclando i monitor di vecchie televisioni: il consorzio di smaltimento delle apparecchiature elettriche ed elettroniche ha creato insieme al gruppo Concorde la linea di piastrelle Glass Plus, ottenute con materiale proveniente dal tubo catodico dei televisori, reinserito nel ciclo produttivo in un impasto ceramico.
Sempre alla Galleria dei Venti Correnti si è visto anche l'Abito-tappeto-luce ideato da Pietra Pistoletto, figlia del famoso artista Michelangelo. La sua opera nasce dalla collaborazione con il marchio Gallo che ha messo a disposizione gli scarti industriali delle proprie calze. Alla Fabbrica del Vapore, Carmina Campus ha presentato le sedie "Transit chair", realizzate con segnali stradali dismessi; Giorgio Biscaro invece ha presentato Faustina, la molletta per il bucato ricavata da fusti di detersivo appiattiti e lavorati.
Il recupero di materiali di scarto è stato il fulcro dell'evento "Riciclo d'autore" allo Spazio Asti 17, vicino a Piazza Piemonte: «Abbiamo la passione degli scarti ultimi, quelli che finiscono in discarica e non vuole più nessuno» afferma la designer Angela Mensi della giovane azienda 13 Ricrea che partecipa all'evento. Il design riciclato assume spesso una chiave molto ironica, che nasce dall'accostamento insolito tra un rifiuto e un oggetto di arredo: un ossimoro in un unico oggetto. «Ho iniziato a lavorare puntando sul capovolgimento delle funzioni - aggiunge la lighting designer Adrina Lohmann - e oggi realizzo lampadari di lusso con materiali sempre più ricercati e lavorazioni complesse. I tappi per le bottiglie sono alla portata di tutti, il bricolage è una scuola per chi punta su queste tecniche. Ma la vera sfida è riuscire a realizzare prodotti con un nuovo ciclo di vita funzionale». Il primo vantaggio per chi sceglie la strada del riciclo è economico: «Le materie prime non le paghiamo - aggiunge la Mensi -. Alle aziende costa molto caro il ritiro dei materiali e così evitano una spesa».
Lo sanno bene anche i responsabili dell'Atelier del riciclo, in Via Casale 3A, vicino a Porta Genova, che grazie a questa tecnica ha creato un vero business: nato come prima boutique dedicata al baratto di abiti e accessori moda, ha lanciato la nuova collezione di vestiti EcoGlam di Antonio Sotgiu, realizzata con tessuti di scarto. Oggi l'telier è pronto ad espandersi replicando il format in altre città d'Italia, secondo un modello di eco-franchising.



sedia realizzata dalla navy di emeco
con 111 lattine di coca-cola




bottleformball: lampada realizzata con bottiglie,
recipienti e altri oggetti di plastica


FONTE: http://www.luxury24.ilsole24ore.com/SaloneDelMobile/2010/04/riciclo-conquista-i-designer
IMMAGINI: http://www.luxury24.ilsole24ore.com/SaloneDelMobile/2010/04/riciclo-conquista-i-designer
http://static.blogo.it/designerblog/BottleformballlanuovalampadadiHeathNash.jpg

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